Fratel Biagio Conte è stato un missionario laico profondamente amato, conosciuto per la sua straordinaria dedizione verso i poveri, i migranti e gli ultimi. La sua storia personale e spirituale è strettamente legata alla città di Palermo, dove ha fondato nel 1993 la Missione di Speranza e Carità, che ancora oggi rappresenta un faro per centinaia di persone in difficoltà.
Chi era Fratello Biagio Conte?
Biagio Conte, noto a tutti come Fratel Biagio, nasce a Palermo il 16 settembre 1963 in una famiglia benestante di imprenditori edili. Dopo un’adolescenza apparentemente normale, a 20 anni viene travolto da una profonda crisi esistenziale. Scosso dalla violenza che colpiva Palermo negli anni ’80, martoriata da crimini di mafia e povertà, sente il bisogno di cambiare vita. A 26 anni lascia tutto: abbandona la casa, il lavoro e gli agi per cercare la verità e la pace interiore.
Da quel momento inizia un lungo cammino spirituale. Vive da eremita tra le montagne siciliane, pascola greggi, legge San Francesco e intraprende a piedi un pellegrinaggio fino ad Assisi. Incontra lungo il cammino senzatetto, carcerati, emarginati. In quel momento capisce qual è la sua vera vocazione: vivere per aiutare gli ultimi.
Chi è Padre Biagio?
Sebbene venga talvolta chiamato “Padre Biagio”, Conte non era sacerdote ma un missionario laico. La sua figura è strettamente legata alla spiritualità francescana: umiltà, preghiera, povertà e servizio. Pur non ordinato, ha mantenuto uno stretto rapporto con la Chiesa cattolica e con l’Arcidiocesi di Palermo, che ne ha sempre sostenuto l’operato. Accanto a lui ha operato il sacerdote don Pino Vitrano, che ha contribuito alla crescita della Missione.
Come è morto Fratel Biagio Conte?
Fratel Biagio è morto il 12 gennaio 2023 all’età di 59 anni, dopo una lunga malattia. Gli era stato diagnosticato un tumore al colon nel giugno 2022. Nonostante le cure, le sue condizioni si sono aggravate a fine anno, tanto che i medici hanno deciso di sospendere le terapie per affidarlo alle cure palliative e alle preghiere della sua comunità.
Il giorno prima della morte, pur fortemente debilitato, ha chiesto di essere portato in lettiga a messa, per ricevere l’eucaristia. È spirato nella sua missione, nella sede di via Decollati a Palermo, circondato dai suoi fratelli, volontari e ospiti della comunità. È stato sepolto nella Casa di Preghiera per tutti i Popoli, chiesa da lui stesso voluta nella Cittadella del Povero e della Speranza.
Chi è Biagio che è morto?
Biagio Conte, conosciuto anche come “l’angelo degli ultimi”, è il Biagio morto il 12 gennaio 2023. Non si tratta solo di un missionario: la sua figura ha lasciato un segno profondo nella società palermitana e italiana. In vita ha dato tutto sé stesso per costruire ponti tra poveri, migranti, istituzioni e cittadini. Papa Francesco lo ha definito un “generoso missionario di carità e amico dei poveri”, mentre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato della sua testimonianza “coinvolgente ed eroica”.
La Missione di Speranza e Carità: l’eredità di Fratel Biagio
Fondata nel 1993, la Missione di Speranza e Carità è oggi un punto di riferimento per centinaia di persone in difficoltà. Le strutture – la sede centrale di via Archirafi, l’accoglienza femminile nell’ex convento di Santa Caterina e la Cittadella del Povero – accolgono ogni giorno oltre 600 persone, offrendo cibo, alloggio, assistenza medica e legale, alfabetizzazione e inserimento sociale.
Oltre a Palermo, la missione si è estesa anche a Castellammare del Golfo, dove sono stati realizzati una casa di accoglienza e un eremo. La missione continua a vivere grazie ai volontari, ai benefattori e alla fede di chi ha creduto nel sogno di Fratel Biagio.
Il miracolo di Lourdes
Nel 2014, Fratel Biagio è protagonista di un evento che molti considerano miracoloso: costretto su una sedia a rotelle per anni a causa di vertebre schiacciate, riesce a camminare nuovamente dopo un’immersione nelle acque di Lourdes. Un episodio inspiegabile dal punto di vista medico, che rafforza la sua fede e quella dei suoi seguaci.
Le proteste e gli scioperi di fame per i più deboli
Fratel Biagio non è stato solo un missionario silenzioso. Più volte ha protestato pubblicamente contro le ingiustizie, dormendo per strada accanto ai senzatetto, scioperando per attirare l’attenzione delle istituzioni. Nel 2018, dopo la morte di alcuni clochard, ha dormito sotto i portici delle Poste centrali di Palermo, rifiutando il cibo per dieci giorni. Lo stesso ha fatto per difendere i diritti di un migrante minacciato di espulsione.
Il pellegrinaggio fino a Bruxelles per i migranti
Nel 2019 Fratel Biagio compie un estenuante pellegrinaggio a piedi da Genova a Bruxelles, dove consegna al Parlamento Europeo un accorato appello a favore dei diritti umani e della dignità dei migranti. Un gesto forte, simbolico, che ha acceso i riflettori internazionali sulla sua opera.
Un’eredità spirituale e sociale viva
Biagio Conte ha scelto di vivere senza nulla per dare tutto. Con la sua “Missione di Speranza e Carità”, ha riscritto il significato di accoglienza e solidarietà a Palermo e in Sicilia. La sua morte, avvenuta con la serenità dei giusti, ha lasciato un vuoto immenso ma anche un’eredità potente: la convinzione che ogni essere umano meriti rispetto, ascolto e amore, a prescindere da chi sia o da dove venga.
Domande frequenti (FAQ)
Come è morto Fratel Biagio Conte?
È morto il 12 gennaio 2023 a causa di un tumore al colon. Le cure sono state sospese a fine dicembre, e ha trascorso gli ultimi giorni nella sede della Missione di via Decollati, assistito dalla sua comunità.
Chi era Fratello Biagio Conte?
Un missionario laico di Palermo, fondatore della Missione di Speranza e Carità, interamente dedicato all’assistenza di poveri, senzatetto e migranti.
Chi è Padre Biagio?
Sebbene non fosse sacerdote, Biagio Conte è spesso chiamato “Padre” in senso spirituale per il suo impegno francescano. Era un laico che ha vissuto in povertà e a servizio degli altri.
Chi è Biagio che è morto?
Biagio Conte, noto come Fratel Biagio, missionario laico e fondatore della Missione di Speranza e Carità di Palermo. La sua morte ha scosso tutta la comunità locale e nazionale.