Cosa si mangia per San Martino in Sicilia

In Sicilia, San Martino è una festa che unisce gastronomia, spiritualità e convivialità. Il proverbio locale “A San Martino ogni mosto è vino” racconta l’essenza della giornata: un’occasione per stare insieme, celebrare i frutti della vendemmia e godersi le primizie dell’autunno.

La festa di San Martino: significato e tradizione

La festa di San Martino, celebrata ogni 11 novembre, ha origini antiche e affonda le sue radici nella tradizione contadina e cristiana. San Martino di Tours, vescovo e santo patrono dei poveri, è conosciuto soprattutto per l’episodio in cui, durante una giornata fredda, divise il suo mantello con un mendicante. Poco dopo, il cielo si schiarì e tornò il sole: da qui nasce il detto “l’estate di San Martino”, che indica quel periodo mite che spesso si verifica proprio a metà novembre.

In Sicilia, San Martino è legato anche ai riti della vendemmia: l’11 novembre era il giorno in cui si assaggiava il vino nuovo, appena fermentato. La festa rappresenta dunque la fine dell’autunno agricolo, un momento di ringraziamento e di celebrazione dei frutti della terra. È per questo che a tavola si ritrovano vini, biscotti, castagne e salumi, in un clima di convivialità che unisce sacro e profano, fede e tradizione.

Per San Martino in Sicilia, il cibo è protagonista di una tradizione profondamente radicata, che unisce riti contadini, piaceri semplici e dolci tipici della cultura popolare. Ecco cosa si mangia tradizionalmente l’11 novembre, giorno dedicato a San Martino di Tours, particolarmente sentito in molte zone dell’isola.

Cosa si mangia per San Martino in Sicilia

1. Biscotti di San Martino (o “biscotti di martorana”)

I protagonisti assoluti sono i “biscotti di San Martino”, detti anche “sammartinelli” o “cuzzeddi”. Si tratta di dolci secchi, croccanti e profumati all’anice, cotti due volte per raggiungere la tipica consistenza dura. Sono spesso:

  • Inzuppati nel vino moscato o passito
  • Oppure farciti con ricotta (nella variante palermitana, più recente e ricca)

Questi biscotti celebrano l’abbinamento con il vino novello, in perfetta armonia con la tradizione contadina.

2. Vino novello

L’11 novembre coincide con l’assaggio del vino nuovo, appena spillato dalle botti. È tradizione abbinarlo ai biscotti di San Martino per “battezzare” il vino novello. In molte zone della Sicilia, si organizzano degustazioni e sagre dedicate.

3. Salumi e formaggi stagionati

In molte campagne siciliane, San Martino segna l’inizio della stagione invernale, un tempo dedicato all’uccisione del maiale (la cosiddetta “ammazzata”). Per questo motivo, si consumano spesso:

  • Salumi artigianali
  • Formaggi stagionati, come pecorino siciliano e provole locali
  • Pane casereccio, magari cotto a legna

4. Castagne e frutta secca

Anche le castagne arrosto e la frutta secca (noci, nocciole, mandorle) sono immancabili a tavola per San Martino. Simboleggiano l’abbondanza autunnale e sono spesso servite insieme a un bicchiere di vino caldo o dolci locali.

5. Muffuletta

In alcune zone, come nel siracusano e nel ragusano, si consuma la muffuletta, un pane tipico condito con olio, origano, acciughe e formaggio, che viene consumato in occasione di feste religiose e ricorrenze come San Martino.

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